I pazienti che hanno subito danni a causa di una negligenza medica, hanno il diritto di richiedere i danni al medico colpevole di tale condotta, al personale che l'ha assistito o alla struttura presso la quale opera il medico, ad esempio un ospedale o una clinica.
La richiesta di risarcimento deve essere inoltrata entro 10 anni dal momento in cui il danno si manifesta, e non dal compimento dell’errore medico, visto che in molti casi le conseguenze di un'errata condotta medica si manifestano anche dopo lunghi periodi.
Al fine di essere risarciti, la parte lesa deve presentare una richiesta danni con correlata perizia medico legale di parte, che dimostri appunto la responsabilità dei sanitari.
Ecco la procedura da seguire.
1) Richiedere una perizia medico legale, fondamentale per provare la responsabilità della struttura sanitaria e del medico responsabile del danno. La perizia medico legale deve essere sviluppata da un medico specializzato in medicina legale e deve ricostruire l’accaduto con chiarezza e arrivare a delle conclusioni ben precise che dimostrino la responsabilità della struttura sanitaria, dei singoli operatori e quantifichi il danno subito dal danneggiato.
2) Una volta fatta la relazione medico legale di parte da un nostro medico di fiducia, si può procedere con l’invio della lettera di richiesta danni nei confronti dell’azienda Ospedaliera o del singolo medico. Una volta ricevuta la richiesta danni la struttura Ospedaliera (pubblica o privata) o il singolo operatore sanitario, denunciano alla loro assicurazione l’accaduto, dando la loro versione dei fatti.
3) Le compagnie di assicurazioni o anche le stesse strutture sanitarie possono nominare dei loro fiduciari medici legali per valutare se la richiesta è fondata e se quindi la perizia medico legale di parte abbia effettivamente rilevato un caso di malasanità, questo avviene convocando il danneggiato a visita. Nel caso in cui il danneggiato fosse deceduto, la valutazione avverrà solo sui documenti presenti (cartelle cliniche, certificazioni mediche, testimonianze) .
4) A questo punto il medico legale fiduciario dell’azienda Ospedaliera o della compagnia di assicurazione relazionerà sull’accaduto, indicando alla committente l’effettivo caso di malasanità o meno, o a volte accogliendo solo in parte le richieste avanzate. Ricevendo la relazione del loro medico fiduciario, in base al responso datogli, la controparte capirà se intavolare una trattativa stragiudiziale e, quindi, liquidare il danneggiato o i suoi eredi, o rigettare la richiesta e affrontare un giudizio.
5) Nel caso di accoglimento della richiesta in fase stragiudiziale, l’azienda ospedaliera o l’assicurazione garante provvederà a liquidare il danno con invio della quietanza.
6) Nel caso l’azienda ospedaliera o l’assicurazione della stessa dovessero rigettare la richiesta in fase stragiudiziale, si dovrà ricorrere al giudice il quale per dirimere la questione si avvarrà del consulente di parte (CTU), ossia un medico imparziale che valuterà le perizie dei medici di parte.
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Novità inserita il 09 Febbraio 2017
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